Skip to main content

La solitudine della quiete interiore è diversa dalla solitudine dell’angoscia. Quando siamo soli possiamo ascoltare il nostro respiro o smettere di respirare. Soli possiamo incontrare noi stessi, o spaventarci dei mostri che abbiamo dentro.

Come è la vostra solitudine?

La solitudine può generare sentimenti molto diversi da momento a momento e da persona a persona. Possiamo desiderarla o subirla, essere soli o sentirci soli. Questa premessa aiuta a distinguere due solitudini vissute in modo totalmente diverso. In inglese, esistono due parole distinte per descrivere due forme di solitudine: solitude, la scelta di essere soli, e loneliness, la solitudine subita e piena di sofferenza. In italiano usiamo in entrambi i casi la parola solitudine.

Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. No, non lo è. Ho scoperto invece che la cosa peggiore nella vita è quella di finire con persone che ti fanno sentire veramente solo. (RobinWilliams)

La solitudine del benessere

La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista. (Bernardo Bertolucci)

Affinché la solitudine assuma un significato soggettivo positivo, una persona deve innanzitutto andare d’accordo con sé stessa. La consapevolezza che le altre persone possono essere al nostro fianco, ma non al nostro posto, è un punto di partenza indispensabile. Si rende così necessario sviluppare fiducia in sé stessi, certezza del proprio valore e accettazione della condizione umana che ci vede soli nelle grandi sfide della vita. Seppur supportati fisicamente ed emotivamente da persone che ci vogliono bene, ogni istante della vita viene vissuto personalmente e con le proprie risorse. Quindi, non è possibile alleggerirsi del peso delle esperienze delegandole a qualcuno più forte di noi.

Ci sono giorni in cui la solitudine è un vino inebriante che ti ispira libertà, altri in cui è un tonico amaro, e altri ancora in cui è un veleno che ti fa sbattere la testa contro il muro. (Colette)

Un aspetto del senso di solitudine, da tenere in considerazione, è il suo oscillare, da momento a momento o da giornata a giornata. Il sentimento di solitudine possiamo immaginarlo come un’onda che sembra poterci travolgere ma che, una volta passata, è solo un ricordo. Se ci sofferma troppo a pensarla in termini negativi, l’emozione diviene pervasiva, e ci trascina in fondo al pozzo.

Siamo soli, anche se talvolta la presenza calda di qualcuno ci illude di essere meno soli. Prenderne atto fa paura a chiunque si immerga profondamente a riflettere sulla condizione umana. Questo non significa obbligatoriamente di doversene disperare. La solitudine è la condizione necessaria per conoscersi. Anche quando siamo con persone interessanti che possono offrirci spunti interessanti di riflessione, siamo poi noi con noi stessi a doverne trarre l’opportunità di trarne dei benefici.

Non so che cosa sia peggio: non sapere chi sei ed essere felice, o diventare quello che hai sempre voluto essere, e sentirti solo. (Daniel Keyes)

Lo sviluppo e la realizzazione del potenziale umano, la determinazione nel perseguire scopi coerenti con le nostre inclinazioni, e diventare coscienti dei limiti che ci sono imposti dall’esperienza di vivere, ha una importante implicazione: scoprire che il tragitto lo dobbiamo affrontarlo da soli. Dalla nascita alla morte, infatti, gli snodi che determinano la nostra felicità o infelicità, sono in larga parte dipendenti da nostre decisioni. I consigli aiutano il ragionamento, ma la responsabilità rimane nostra. La condizione dell’essere soli, quando dobbiamo decidere da che parte andare, è insita nella vita. Se non sappiamo, o non vogliamo, assumerci questa responsabilità da soli, vagheremo alla ricerca di risposte provenienti dall’esterno. Scoprire chi siamo, quale potenziale abbiamo e cosa ci può rendere felici è un’avventura che dobbiamo vivere in piena solitudine. Gli altri saranno solo spettatori del nostro divenire.

La solitudine è sofferenza maledetta non quando si è soli, ma quando si ha il sentimento di contar niente per nessuno. (Enzo Bianchi)

La solitudine  che genera sofferenza, non è quindi fisica, ma quella che deriva dalla consapevolezza di non essere nei pensieri di altri esseri umani. In amicizia e in amore, siamo certi di essere nei pensieri di qualcuno, e questo ci allevia dalla solitudine. La capacità di immaginare che l’altro sia al nostro fianco anche quando non lo vediamo, ci libera così dal senso di essere soli.

Quando sono soli vogliono stare con gli altri, e quando sono con gli altri vogliono stare soli. Dopo tutto gli esseri umani sono così. (Getrude Stein)

Le altre persone devono esserci in potenza, dice Getrude Stein, dobbiamo sapere che ci sono, per poi vivere la nostra vita. Questo è il senso di avere delle persone che “ci sono” per noi. Una volta che lo sappiamo, come quando eravamo bambini, vogliamo allontanarci per esplorare il mondo.

La solitudine che può uccidere

La solitudine o ci fa ritrovare o ci fa perdere noi stessi. (Roberto Gervaso)

Quando siamo in crisi e cerchiamo il bandolo della nostra matassa interiore, la solitudine può essere la condizione in cui fare delle scoperte su di noi e sul mondo. Ma la solitudine può anche fare paura e, talvolta, farci pensare che non riuscire più a orientarci per ritrovare la via di casa.

Un uomo deve mantenere un piccolo recesso dove può essere se stesso senza riserve. Solo nella solitudine egli può conoscere la vera libertà. (Michel de Montaigne)

Gli adolescenti vivono spesso in modo accentuato la solitudine. Perdere i riferimenti familiari per creare una propria identità stabile, comporta l’attraversamento di un guado, che deve essere attraversato da soli. Quando il processo ha buon esito, il giovane adulto trova finalmente sé stesso. Il tragitto per raggiungere l’altra sponda fa sentire i giovani soli, quando agli occhi degli adulti non sembrano soli.

La solitudine è un sentimento molto diffuso nel mondo giovanile. Non è la stessa cosa che rimanere isolati su di una montagna: vuol dire non essere percepiti, non avere un senso in mezzo alla gente, sentirsi soli tra tante persone. Si ritrova solo colui a cui nessuno attribuisce un significato, colui che vive ma è inutile. (Vittorino Andreoli)

Essere invisibili al mondo esterno è drammatico. Per fortuna, nella maggior parte dei casi, l’esito della transizione dalla fanciullezza alla scoperta di una propria forma definita, passando per l’adolescenza è positivo. Se la condizione si protraesse oltremisura, e quella solitudine profonda divenisse la normalità, il senso di vuoto potrebbe risultare insostenibile.

La solitudine è come una lente d’ingrandimento: se sei solo e stai bene stai benissimo, se sei solo e stai male stai malissimo. (Giacomo Leopardi)

Dunque, la solitudine  amplifica una condizione che si trova al nostro interno, non la produce, né in positivo, né in negativo. Quando l’individuo si sente soddisfatto di ciò che è, quando riesce a realizzare la propria umanità, la solitudine non fa paura, anzi, è la condizione ideale per accresce ulteriormente lo stato di benessere..

Al contrario, se siamo insoddisfatti di quello che siamo, la compagnia di altre persone diventa l’anestetico che allontana il dolore o la possibile fonte di sostegno alla propria inadeguatezza.

… e infine, 15 ciliegine sulla torta

  1. Più una mente è potente e originale, più sarà incline alla religione della solitudine. (Aldous Huxley)
  2. La solitudine può portare a forme straordinarie di libertà. (Fabrizio De Andrè)
  3. La solitudine ha morbide mani di seta, ma con forti dita afferra il cuore e lo fa soffrire. La solitudine è alleata del dolore come pure una compagnia di esaltazione spirituale. (Khalil Gibran)
  4. Chi non ama la solitudine non ama neppure la libertà, perché si è liberi unicamente quando si è soli. (Arthur Schopenhauer)
  5. Le grandi elevazioni dell’anima non sono possibili se non nella solitudine e nel silenzio. (Arturo Graf)
  6. Senza una grande solitudine nessun serio lavoro è possibile. (Pablo Picasso)
  7. Essere lasciati soli è la cosa più preziosa che si può chiedere al mondo moderno. (Anthony Burgess)
  8. In nessun luogo l’uomo può trovare un rifugio più tranquillo o più sereno che nella sua anima. (Marco Aurelio)
  9. Il leone non cerca compagni. (Josei Toda)
  10. Ero il tipo che vive di solitudine; senza solitudine ero come un altro uomo senza cibo o senz’acqua. Ogni giorno passato senza solitudine mi indeboliva. (Charles Bukowski)
  11. La solitudine dà alla luce l’originale che c’è in noi. (Thomas Mann)
  12. Solamente i più forti affrontano la solitudine, le altre persone la riempiono con chiunque. (Vjollca Lika)
  13. Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all’opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. (Zygmunt Bauman)
  14. La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri. (Hermann Hesse)
  15. La solitudine non è l’assenza di un compagno o di una compagna, ma il momento in cui la nostra anima può parlarci liberamente e aiutarci a prendere delle decisioni riguardo alle nostre vite. (Paulo Coleho)