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Il vocabolo frigidità fa riferimento in modo piuttosto confuso a tutte le forme di inibizione della reazione sessuale femminile, dall’assoluta mancanza di reattività e di sensazioni erotiche ai gradi minori di inibizione orgasmica (Kaplan H. S. 1976, Bompiani). L’autrice distingue le disfunzioni sessuali femminili in quattro sindromi separate: disfunzione sessuale generale, disfunzione orgasmica, vaginismo e anestesia sessuale o conversione.

Perché si generano le disfunzioni sessuali? I conflitti inconsci sulla sessualità, la paura, la vergogna e la colpa dovuti a una educazione repressiva, i conflitti sul ruolo della donna, sulla dipendenza e indipendenza, sull’attività e sulla passività, la paura degli uomini, la paura di perdere il controllo, la paura del rifiuto e dell’abbandono, una relazione coniugale ostile e competitiva, gravi psicopatologie, possono essere cause dell’instaurarsi di una delle disfunzioni sessuali femminili. L’uomo, dal canto suo, si trova a sopportare il ruolo di dover essere virile che implica la necessità della prestazione, della competizione e dell’eccellenza. L’uomo si sente in colpa quando deve manifestare il suo bisogno di dipendenza e di desiderio di non essere sempre responsabile (Kaplan H. S. 1976).

In questa sede prendo in considerazione la disfunzione sessuale generale, quella che più aderisce all’immaginario comune quando si usa il termine frigidità.

Un primo sguardo per potersi occupare di questa disfunzione deve essere rivolto ai singoli individui che si accingono a un rapporto sessuale. Uomini e donne reagiscono in modo differente alle stimolazioni sessuali dirette, ai baci, alle carezze e alle attenzioni amorose in generale. La donna, in generale, necessita di più tempo per eccitarsi e le pratiche in grado di stimolarla sono più varie, più lente e meno dirette. Un giovane uomo può eccitarsi con qualche bacio e qualche carezza, ed essere pronto al coito in modo molto rapido. La sua partner potebbe al contrario, essere ancora ben lontana dal pieno eccitamento, poco lubrificata e bisognosa di ulteriori dolci stimolazioni. La richiesta fatta dall’uomo di arrivare al coito in queste condizioni non potrà che condurre a un rifiuto o all’accettazione in condizioni di disagio, e talvolta di dolore per la donna. Non possiamo parlare in questo caso di frigidità, ma di inadeguata preparazione al rapporto sessuale. Le cause, spesso, vanno ricercate nella scarsa comunicazione, nella non conoscenza del funzionamento dell’altro sesso, nell’eccesso di egoismo che può impedire all’uomo di occuparsi del piacere della compagna Come Piace a Lei. Il sesso però non è responsabilità esclusiva del maschio, come la nostra cultura ci ha insegnato, ma richiede che la femmina si faccia portavoce dei propri bisogni e non si affidi al falso mito per il quale l’uomo dovrebbe sapere come si fa. L’attesa passiva dell’iniziativa maschile e l’accettazione delle modaqlità da questo messe in atto, producono, col passare del trempo, rabbia crescente e disaffezione per il sesso.

La paura di essere respinta se non riuscirà a essere perfetta è un altro fattore che tende a rendere passiva la donna. Le proprie esigenze vengono così ignorate pur di mantenere la prossimità del partner, sacrificando il proprio piacere erotico. Il timore che Lui si arrabbi se Lei non lo soddisfa quando lui è pronto conduce a sentimenti negativi che si sedimentano minando la serenità e in alcuni casi la relazione stessa.

Nella disfunzione sessuale generale, o frigidità, la donna riceve poco u nullo piacere erotico dalla stimolazione sessuale. La vasocongestione genitale può essere scarsa o assente. La reazione all’esperienza sessuale può essere di avversione o vissuta come compito da svolgere. Quando la donna non ha mai sperimentato piacere erotico, parliamo di frigidità primaria; quando in passato ha provato una qualche forma di piacere, ad esempio attraverso il petting, ma succesivamente non è più riuscita a eccitarsi, parliamo di frigidità secondaria. Esistono inoltre specifiche situazioni che inibiscono l’eccitazione, come ad esempio il rapporto sessuale con il marito, ma il rapporto con l’amante desiderato può essere in grado di stimolare in modo molto rapido anche solo attraverso la fantasia. Le donne possono reagire alla frigidità con angoscia, ma molto spesso accettano passivamente la situazione e si prestano ai rapporti sessuali col partner pur in assenza di un proprio desiderio. Come si può immaginare, questo comportamento conduce col tempo a provare astio per la situazione. Il sesso può assumere così il significato di frustrazione, rabbia, disagio, disgusto e sentimenti di depressione e odio verso di sé, ingabbiata in una situazione dalla quale non sente la speranza di uscire. Affinché la donna possa eccitarsi, essa deve essere rilassata e abbandonarsi; le emozioni negative, inconsce o relative al presente, allontanano l’organismo dalle reazioni fisiologiche caratteristiche della reazione sessuale. La paura di non raggiungere l’orgasmo, l’autoosservazione critica e giudicante, la riluttanza a comuicare i propri desideri erotici e l’incapacità di sviluppare una propria autonomia sessuale sono in grado di innescare le reazioni emozionali responsabili a loro volta di inibire l’eccitamento. L’inibizione della reazione sessuale può infine avere origine da ansie e conflitti profondi che incidono sullo stato complessivo della donna, impedendole di abbandonarsi e reagire al piacere erotico.

PER LUI …

Per sapere se la donna che ti sta vicino è eccitata, non ti basare sul tuo eccitamento e tieni conto delle differenze che esistono nell’approccio alla sessualità tra i due sessi. Lei forse ha bisogno ancora di un po’ di giochi prima di essere penetrata. Lei potrebbe considerarti ancora più interessante se ti mostrassi attento al suo personale modo di eccitarsi. Il consenso al coito e la lubrificazione vaginale non significano con certezza che la vostra compagna sia pronta per il coito. Potrebbe infatti dirvi di si per non contraddirvi ed essere lubrificata come segno dell’inizio dell’eccitamento.

PER LEI …

Prova a sentirti libera di chiedere al tuo compagno di continuare con i preliminari, di baciarti, accarezzarti, leccarti e stimolarti come piace a te e con l’intensità che ti permette di eccitarti. I tuoi bisogni hanno diritto di essere considerati quanto quelli dell’uomo. Non sentirti nel dovere di essere penetrata non appena ritieni che il tuo partner sia pronto o impaziente di raggiungere l’ogasmo, ma tieni conto del tuo stato di eccitazione. Trova la forza di farlo attendere per il piacere di entrambi.

PER LUI … E PER LEI …

Usate la fantasia, non è un peccato, ma uno strumento straordinario che potete condividere o vivere nel privato della vostra mente per aumentare l’eccitazione.