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Cosa pensate sia meglio per voi: essere felici, sereni o soddisfatti di quello che siete e della vita che conducete? Prima di rispondere leggiamo le definizioni.

  • Felice: che si sente pienamente soddisfatto nei proprî desideri, che ha lo spirito sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato. (Vocabolario Treccani)
  • Sereno, riferito allo stato d’animo, significa esente da turbamenti o preoccupazioni.  (Oxford Languages)
  • Soddisfatto: contento per la piena rispondenza di un fatto o di un risultato alle proprie aspettative o aspirazioni; appagato, pago. (Oxford Languages)

Per prima cosa, alcune brevi considerazioni. Innanzitutto sono degli aggettivi connotati da forte positività. In secondo luogo, felice viene spiegato usando i termini soddisfatto e sereno. e accenna ai desideri che sono mutevoli e transitori., Terzo, sereno si caratterizza per l’assenza di qualcosa che rechi turbamento, piuttosto che per la presenza di un elemento che ne spieghi il significato. Soddisfatto, infine, presenta, nella sua spiegazione, il tema delle aspirazioni e dell’appagamento.

La mia riflessione verte sulla centralità del proprio essere e del proprio agire per vivere bene e con una certa capacità di controllo sul mondo circostante.

Essere felice è transitorio, come tutto quello che conosciamo. Le circostanze esterne sono in grado di mutare la condizione di felicità in un lampo. Allo stesso modo, la serenità può svanire quando appare una preoccupazione in grado di farla dissolvere. Felicità e serenità sembrano fugaci e trasitorie.

La soddisfazione per quello che siamo, invece, dipende da noi e solo da noi. Se siamo e agiamo coerentemente con i nostri valori, niente e nessuno potranno toglierci la soddisfazione per la nostra persona, e lo stato d’animo positivo che ne consegue.

Scegliere la leggerezza

La leggerezza può essere, in parte, una scelta consapevole. Solo in parte, perché quello che possiamo davvero fare, è rimanere concentrati su quello che stiamo vivendo adesso, mettendo in secondo piano le questioni che ci affliggono. La vita raramente offre periodi davvero liberi da problemi, fatiche e preoccupazioni legate al futuro. I problemi di oggi sono più che sufficienti, e così , se mettiamo da parte quelli di domani, possiamo provare, come in una attività sportiva, ad allenare la nostra capacità di mantenere la mente sgombra.

È un vero training, faticoso e inizialmente frustrante. Eppure, col tempo, possiamo imparare ad affrontare le difficoltà, di volta in volta, quando si presentano, anziché controllare il mondo esterno cercando di prevedere tutto ciò che potrebbe turbarci.

Per essere soddisfatti dobbiamo compiere un percorso

La soddisfazione per quello che siamo non è una scelta, ma un sentimento profondo. Non possiamo infatti decidere di essere soddisfatti; possiamo però agire affinché questo sentimento sgorghi dentro di noi come conseguenza del nostro pensare e agire.

Ognuno di noi possiede dei valori, ovvero delle linee guida che, di volta in volta, indicano una direzione da seguire. Il percorso consiste nell’identificare quali valori ci appartengono e non abbandonarli mai. Agendo ogni giorno e operando ogni scelta rimanendo allineati con i nostri valori, vedremo facilitata la nostra vita e sentiremo di essere soddisfatti.

La soddisfazione deriva da quello che siamo, dai valori che ci guidano, ma soprattutto dalla tenacia con cui siamo rimasti fedeli a queste linee guida. Può accadere di deragliare, e questo non deve scoraggiarci. Possiamo temporaneamente smettere di esserci fedeli e sentirci insoddisfatti. Riconcentriamoci sui nostri punti fermi, le nostre stelle polari e riprendiamo il cammino verso di esse, sapendo che non le raggiungeremo mai, ma saremo soddisfatti di noi stessi.