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Il bisogno di sentirsi speciali per la persona amata è di tutti, anche se speciali può assumere significati diversi da persona a persona. Vorrei essere pensato, vorrei che avessi per me delle attenzioni uniche e, quasi sempre ma non sempre, vorrei che facessi l’amore solo con me. Talvolta, le coppie intraprendono la via della coppia aperta sessualmente, lasciandosi più o meno liberi di fare esperienze all’esterno della relazione. Il vincolo che viene solitamente mantenuto è quello di raccontarsi tutto ciò che avviene fuori, in modo da mantenere la complicità tra i partner.

Riporto di seguito una mail che mi è stata inviata da un mio ex paziente che ha frequentato il mio studio con il suo partner. La coppia si era aperta all’esterno su richiesta di uno dei partner, il quale viveva tutto ciò che faceva all’esterno solo come gioco sessuale senza implicazioni affettive. Il suo compagno ha accettato suo malgrado l’esigenza di avere rapporti con altre persone e ha iniziato a tradire a sua volta, anche se con modalità differenti e decisamente più coivolte emotivamente.

Riporto di seguito uno stralcio della mail che esplicita molto bene dove può condurre l’apertura della coppia nel caso non sia condivisa, oltre all’apertura, anche il significato di tale sconfinamento. L’elemento cruciale è la complicità nelle trasgressioni e non le trasgressioni in sé.

Dalla nostra ultima visita, sono accaduti diversi eventi sconvolgenti che hanno cambiato un percorso che sembrava segnato. Il percorso originale, quello con cui ci eravamo lasciati con te, era di provare a sciogliere il mio rancore verso Simone attraverso un lavoro di riappacificazione, ridurre le nostre avventure fuori dalla coppia, specialmente le mie che andavano al di la del semplice rapporto sessuale occasionale. In questo contesto, Io gestisco e concludo questi rapporti, in particolare, il più complicato, perché il ragazzo protagonista di questo pseudo rapporto, Marco, era evidentemente innamorato di me. Parlo a Marco e spiego che mi sono riavvicinato a Simone e non possiamo più vederci come prima. Lui cerca di non perdermi e da un lato mi sprona a non riprendere un rapporto di bugie e sessualmente aperto, e dall’altro mi dimostra che Simone sta ancora sulle chat mostrandomi le prove (ovvero, una recentissima chat che un suo amico aveva intrattenuto con Simone e in cui concordavano un incontro). Sebbene scosso dalla scoperta, rimango convinto della mia scelta e vado avanti, troncando il rapporto con Marco.

Pochi giorni dopo, io stesso mi resi protagonista della stessa azione di Simone. Entrai in chat e contattai un profilo senza foto viso e che, ironia della sorte, era di Marco che mi controllava. La sua reazione fu brutale, mi mise di fronte a tutte le mie contraddizioni, ovvero a parole ricostruivo un rapporto di coppia con Simone, dall’altro in chat a procurarmi sesso occasionale. Un colpo mortale alla mia dignità. Da quel momento ho riflettuto a lungo e sono giunto alla conclusione che non voglio più mentire a me stesso e alle persone che mi vogliono bene. Ho raccontato tutto ad Simone, del passato fino ai recenti eventi di Marco, che mi avevano scosso profondamente e mi avevano fatto riconsiderare l’idea di mantenere una vita sessuale aperta e con qualche mistero.

Simone fu d’accordo a riportare nell’alveo della coppia la piena sincerità e trasparenza, e accettò anche l’dea della monogamia come mio pre-requisito per continuare ad avere una vita sessuale, sebbene egli non desideri per sé la monogamia: parlammo per ore ogni giorno durante le nostre vacanze di Natale e in viaggio nello Sri Lanka. Fu una boccata di ossigeno e ci ha riportato in parte quella complicità che avevamo perso negli anni di coppia aperta e bugiarda, sebbene la sincerità abbia procurato qualche dolore, tra tutto scoprire che Simone mi ha iniziato a tradire ben prima di quanto immaginassi, ovvero sin dal 3° anno di relazione. Un percorso lungo di riappacificazione che razionalmente credo sia quello giusto. C’è però un problema, ovvero la mia parte irrazionale. La nostra vita sessuale sì è fermata. Io ho confessato che in tutti questi anni di rancore, acconsentivo ad avere rapporti sessuali con lui solo per farlo contento e che volevo ritrovare il desiderio di averli, e speravo che questo desiderio (irrazionale per definizione) tornasse in conclusione di questo percorso di sincerità che avevamo da poco intrapreso. Da circa un mese e mezzo però, sono ancora in attesa che questo desiderio di manifesti.

Io non ho avuto e non ho provato il desiderio sessuale per nessuno, ad eccezione di Marco, per il quale provo un grandissimo affetto per quanto ha fatto per me. La sua sincerità e caparbietà mi hanno spinto a riflettere sulle mie incongruenze e ritrovare un percorso di lealtà e sincerità che mi rende più soddisfatto come uomo. La domanda che mi affligge però ora è: ritroverò mai il desiderio sessuale per Simone? Io non provo nemmeno più gelosia per lui, mentre la provo per Marco per esempio, che per me rappresenta il Simone degli inizi, quando mi faceva sentire speciale, desiderava solo me e faceva l’amore solo con me (o perlomeno, così credevo). È questa la cosa che ora Marco mi dà e che non sento più da Simone. e ciò azzera il mio desiderio sessuale nei suoi confronti,. Ritornerà?

P. Credo di essere arrivato al fondo del motivo del mio cosiddetto “rancore” nei confronti di simone e del mio non sentirmi speciale per lui, che tanto deprime il mio desiderio. Mi sono convinto negli anni che non mi ami abbastanza. Il pensiero è nato certamente alla scoperta dei tradimenti 10 anni fa e si è cementato quando sempre di più quando lui non ha mai voluto affrontare il problema e anteponeva le sue avventure sessuali alla nostra felicità sessuale. Ha visto me allontanarmi alla ricerca del sesso che mi appagava senza far nulla perché sapeva che se avesse protestato, gli avrei rinfacciato il suo comportamento sessuale e lui a quello non sapeva rinunciare.
In questi mesi, da quando abbiamo recuperato la sincerità e ho deciso che non intendevo più avere relazioni fuori dalla coppia perché volevo sentirmi speciale, Simone è stato fedele e non ho motivo di credere il contrario. Paradossalmente però si è calcificata in me la convinzione che Simone non mi ami abbastanza.
Perché la motivazione che ha smosso Simone a maturare e superare questa fase della sua vita solo ora dopo 15 anni di tradimenti è stato il progetto del figlio, a cui lui tiene moltissimo. Una motivazione nobilissima ma non è stata la mia o la nostra felicità sessuale insieme, che per anni sono sempre venuti dopo la sua soddisfazione sessuale con sconosciuti. Io sono rimasto innamorato di Simone perché sapevo che aveva gli strumenti intellettuali per superare quella fase patetica della sua vita, aveva semplicemente bisogno della giusta motivazione e quella motivazione non ero io.
Ora ne ho la conferma e non mi sento amato abbastanza. Ho capito che mi serve essere amato totalmente oltre che amare, perché il mio desiderio sessuale si manifesti. Forse, per me, essere amato è addirittura più importante che amare. A riprova di ciò, dopo 4 mesi di percorso, Simone ed io abbiamo sempre un’ottima relazione quotidiana, ma non abbiamo una vita sessuale. Da anni ormai. Nemmeno baciarlo mi interessa più, perché Simone per anni non ha fatto nulla per ricostruire la nostra relazione sessuale, ma lo ha fatto e ci è riuscito subito per avere un bambino con me.
È giusto concludere che Simone non mi ami abbastanza? È segno di debolezza la mia voglia di essere amato fino in fondo prima ancora di amare?

T. Certamente il tuo bisogno di sentirti amato nel modo che ti soddisfa non è da mettersi in discussione. La conclusione che Simone non ti ami abbastanza, perché insegue la vostra intesa sessuale per poter diventare padre mi lascia maggiori dubbi. Il sesso, per molte persone, diventa una specie di droga che le spinge al di là delle ragioni che inducono a trattenersi. Non penso alla mancanza di amore da parte di Simone, anche se da parte tua è comprensibile il dubbio. Talvolta, anche donne solitamente poco inclini al sesso, nel momento in cui decidono avere un figlio diventano così determinate da aumentare le loro richieste sessuali in modo tale da suscitare dubbi nei loro partner. Potrebbe dunque non essere un problema di mancanza di amore, ma di modalità di tenere insieme sesso e amore.

Se il dubbio che ti attanaglia è che, in mancanza del progetto figlio, Simone avrebbe continuato la sua vita sessuale fuori dalla coppia, penso sia importante chiarirlo. Se temi che, dopo essere diventati genitori, tutto possa tornare come prima, il tuo stato d’animo è comprensibile. Se invece Simone, dal tuo punto di vista, attraverso il desiderio di genitorialità è cambiato, allora puoi ascoltarti e scoprire se la nuova versione di Simone ti fa sentire amato pienamente.