La parola autostima è di uso davvero comune. Forum di discussione, articoli, corsi e percorsi ovunque. Sembra un’ovvietà; si tratta di qualcosa di sentito.
In effetti, sentirsi capaci – sul piano pratico, sul piano emozionale, su quello affettivo ecc. – permette di vivere con meno tensione, senza troppo bisogno di controllare l’ambiente intorno a noi, provando livelli tollerabili di ansia. La questione fondamentale riguarda il modo attraverso il quale si può cambiare, in meglio, la percezione di noi nel mondo.
Parlarne aiuta ma non basta. Occorre una profonda riflessione sulle ragioni che ci fanno sentire poco adeguati, e in questo entra in gioco il mio lavoro di psicoterapeuta, ma poi ritorniamo noi al centro e in solitudine. Come si cambia concretamente? Domanda difficile alla quale mi sento di rispondere in questo modo: per cambiare bisogna innanzitutto volerlo davvero, riconoscendo la natura delle resistenze al cambiamento, solitamente oscure perchè nate lontano, nelle relazioni e negli eventi della vita.
Un invito a provarci, a non arrendersi, a non pensare che esista un destino precostituito che ci vede perdenti. Se ci fosse un disegno così nefasto non avremmo speranza. Possiamo invece osservare che persone in condizioni psicofisiche e sociali drammatiche, riescono a trovare la forza per vivere in modo soddisfacente. Il segreto sta forse nel modo di pensare e di rappresentarsi, e qui torniamo all’autostima.
