Quando da bambini esploravamo il mondo, quando incontravamo degli ostacoli, quando mossi dalla nostra infinita curiosità inseguivamo nuove scoperte, quando volevamo essere liberi, ma eravamo ancora troppo inesperti per cavacela da soli, gli occhi della mamma, ma anche del papà naturalmente, rappresentavano la chiave di lettura per capire ciò che succedeva, per sentirci sicuri o in pericolo, per continuare l’esplorazione o metterci a piangere disperati e spaventati.
Gli occhi di chi osservava i nostri comportamenti, sono gli occhi che hanno contribuito a strutturare la nostra immagine, il nostro senso di valere, di potercela fare, di meritare di avere un posto in questo mondo.
Negli occhi delle figure di attaccamento, il bambino si specchia e trova le chiavi per interpretare il mondo. Una mamma spaventata è probabile che spaventerà il suo bambino, e lo predisporrà a leggere il mondo come un luogo pericoloso. Una mamma tranquilla e serena di fronte agli eventi quotidiani, insegnerà indirettamente che il mondo non è un luogo da temere ma da scoprire.
La stima e la fiducia in se stessi quindi, si formano giorno dopo giorno nelle relazioni, che possono infondere fiducia e incoraggiare le nuove esperienze, o trasferire sfiducia e disincentivare l’esplorazione.
La base sicura è uno straordinario strumento che i genitori possono offrire ai loro figli per esplorare il mondo e interiorizzare la sensazione di essere in grado di cavarsela da soli quando la vita li mette di fronte a eventi faticosi o dolorosi. Un adulto sicuro sa di poter tornare alla propria casa, se stesso, per trovare conforto fisico ed emotivo, incoraggiamento, nuove energie ed entusiasmo. Avere una buona autostima significa sapere di potersi fidare di se stessi, delle proprie scelte, delle proprie intuizioni e del proprio modo di costruire la realtà.
Se ogni giorno agiamo in modo consapevole, e agiamo coerentemente con quello che riteniamo essere in linea con i nostri valori, forse faremo alcuni sforzi che eviteremmo volentieri, ma alimenteremmo la nostra autostima e, col tempo, lo sforzo diminuirebbe e si trasformerebbe in un nuovo e naturale modo di essere: coerente, libero, spontaneo ed entusiasta della vita.
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