Definizione
L’ansia da prestazione sessuale è un disturbo comune che colpisce sia gli uomini che le donne. Si verifica quando una persona si sente ansiosa o preoccupata per la propria prestazione sessuale, prima, durante o dopo l’attività sessuale. Queste persone attribuiscono alla prestazione una forte valenza, ovvero il desiderio di essere all’altezza, e la paura di deludere l’altro. Questi pensieri impediscono di vivere con serenità l’esperienza sessuale, ed è la mente stessa a frapporsi tra l’atto e il piacere.
Il significato personale che viene attribuito al rapporto sessuale è intriso di bisogno di dimostrare, la speranza di non deludere le aspettative proprie e altrui o la paura della rottura relazionale a causa di una prestazione insoddisfacente.
Sintomi
I sintomi possono variare da persona a persona, e ne fanno parte i classici sintomi dell’ansia ai quali si aggiungono specifiche disfunzioni sessuali. Comuni possono essere:
- palpitazioni
- sudorazione eccessiva
- tremori
- tensione muscolare
- difficoltà di concentrazione
- problemi di erezione
- eiaculazione precoce
Strategie disfunzionali
- evitamento delle situazioni che possono condurre a un rapporto sessuale
- scuse col partner
Cura
La cura dell’ansia da prestazione sessuale prevede la terapia cognitivo comportamentale e l’eventuale coinvolgimento del/della partner, se presente. La terapia cognitivo-comportamentale si concentra sul cambiamento di pensieri e comportamenti che possono contribuire all’instaurarsi e al mantenimento dei sintomi.
Talvolta, i farmaci antidepressivi (SSRI) e ansiolitici ansiolitici possono essere utili nella gestione dell’ansia. Tuttavia, i farmaci non sono adatti per tutte le persone e possono avere effetti collaterali. Inoltre, ci sono alcune tecniche che possono essere utilizzate per aiutare a ridurre l’ansia da prestazione sessuale, come la pratica del rilassamento muscolare, l’esercizio fisico regolare e la meditazione.
Il pensiero amplifica i sintomi
L’ansia da prestazione sessuale è un disturbo comune che causa notevoli disagi per le persone che ne soffrono. Tuttavia, ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili, tra cui la terapia psicologica, i farmaci e le tecniche di gestione dello stress. È importante cercare l’aiuto di un sessuologo o di un professionista della salute mentale per ottenere una diagnosi e un trattamento appropriati.
Le persone che soffrono di ansia da prestazione sessuale, dopo avere fatto una esperienza spiacevole come non avere l’erezione, perderla prematuramente o l’eiaculazione prematura durante un rapporto sessuale, sviluppano la tendenza ad anticipare col pensiero gli eventi sgraditi. Il primo episodio segna un modo nuovo di pensare, e da quel momento, l’eventualità di avere un rapporto sessuale assume il significato di potenziale pericolo. Vediamo di quale pericolo si tratta?
I sintomi interni come la tachicardia o la sudorazione sono molto fastidiosi, ma rimangono confinati nel soggetto che li sperimenta, pur facendogli consumare molte energie per tenerli a bada. I sintomi esterni, quelli visibili, invece, impattano direttamente sulla possibilità di iniziare, o di portare a termine con soddisfazione, un rapporto sessuale. Sono questi ultimi, quelli che riducono maggiormente il benessere dei soggetti e della coppia. La loro influenza negativa sul benessere è notevole.
Le persone cercano di risolvere il loro problema, monitorando il corpo con il pensiero. Ad esempio, un uomo che ha paura di non raggiungere l’erezione, tenderà a tenere l’attenzione focalizzata sul proprio pene per cogliere segnali di inturgidimento. Proprio questa attenzione preoccupata rappresenta la causa dell’eventuale mancata erezione o la sua perdita precoce. È questo stato di allarme per una evenienza temuta, a renderla probabile. L’ansia, infatti, è uno stato di allarme che pur avendo una sua utilità nel prevenire i pericoli, è un inibitore delle naturali funzioni sessuali.
Il timore delle conseguenze personali e relazionali del “fallimento” sessuale genera uno stato di tensione incompatibile con le funzioni necessarie nei rapporti. Il nostro corpo, infatti, non è progettato per affrontare i pericoli con il pene eretto, e un rapporto sessuale, in alcuni casi, viene percepito come un pericolo. Talvolta si tratta del pericolo di fare una “brutta figura“, in altri casi la paura di mettere incinta la partner o il senso di inadeguatezza come uomo che vorrebbe essere virile senza riuscirci.
Uscire dal circolo vizioso dell’ansia da prestazione, comporta la rimessa in discussione di molte convinzioni che l’uomo porta con sé da millenni. Ad esempio, l’uomo dovrebbe essere pronto, con il pene eretto, per il semplice fatto che si trova con una partner disponibile, oppure la mancata erezione non sia concepibile per un vero uomo.
Eppure, le cose succedono. Rifiutarle e combatterle impegnandosi non conduce a buoni risultati. Peraltro, gran parte delle partner sono assai comprensive quando avvengono incidenti di percorso. Nella stragrande maggioranza dei casi, sono gli uomini a colpevolizzarsi e abbattersi quando succede. Nella testa di un uomo, risuona l’obbligo di essere sempre all’altezza e mai in difficoltà.