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Le persone che partecipano alla nostra vita contribuiscono in modo fondamentale a rendere piacevole o travagliata la nostra esistenza.

Saper discriminare i nostri incontri, riconoscendo affinità e differenze, pregi e difetti, valori e disvalori, consente di stabilire con esse relazioni stabili o temporanee, introdurle nella nostra vita più intime o relegarle al ruolo di semplici conoscenti. Se fossimo capaci di riconoscere e scegliere soltanto le persone positive per noi, la nostra vita sarebbe certamente più ricca, soddisfacente, sicura e scarsamente abitata da conflitti.

La realtà ci insegna che molte persone incontrate e che abbiamo deciso di frequentare si sono rivelate, col tempo, tossiche: liberarci dalla loro presenza però non è così semplice e tutt’altro che scontato. I conflitti interpersonali  sarebbero molto limitati, se sapessimo scegliere a chi accompagnarci e sapessimo liberarci rapidamente delle frequentazioni tossiche. Ovviamente il conflitto esiste e non è del tutto eliminabile, pensate ad esempio al mondo del lavoro, ma possiamo essere più consapevoli di quello che vogliamo per il nostro cammino terreno.

Chi e cosa vorreste con voi se doveste trovarvi sulla classica isola deserta?

In questa situazione le persone e le cose dovrebbero essere proprio quelle che vi fanno stare bene, perché non avreste la possibilità di cambiarle nel tempo. Vorreste, ad esempio, un uomo molto bello, ma che non vi stima o non ama parlare con voi? Vorreste al vostro fianco una donna dal sesso prorompente, ma critica e despota nei vostri confronti?

Le domande che dobbiamo porci nella nostra vita ordinaria sono (1) “Perché, visto che posso scegliere, mi faccio accompagnare da persone che mi fanno soffrire?” e (2) “Perché quando soffro scelgo di rimanere in quella situazione?“.

La risposta va cercata nella paura di affrontare i cambiamenti. Le persone e le situazioni che ci fanno stare male, sono le stesse che sembrano proteggerci dalla nostra paura di cambiare. Meglio una tana scomoda, ma apparentemente sicura, che uscire allo scoperto ed esplorare il territorio.

Il mondo, però, è un luogo tendenzialmente insicuro che noi umani cerchiamo di controllare proprio per renderlo più sicuro e prevedibile. La tana scomoda scavata nel terreno, prima o poi si allagherà a causa delle piogge e saremo costretti comunque a uscire e cercare nuove certezze altrove. Avendo chiara questa consapevolezza, possiamo scegliere meglio le persone della nostra vita, essere grati di quello che abbiamo e cambiare le nostre abitudini quando ci rendiamo conto che ci generano sofferenza.

Anche le persone fanno parte delle nostre abitudini.