Prendi atto della realtà, questo è il miglior modo per non alimentare aspettative che non potrebbero essere soddisfatte.
Le condizioni di partenza sono diverse per ogni individuo. La famiglia nella quale si è cresciuti, le caratteristiche fisiche che vengono ereditate, il contesto sociale, il luogo nel quale si nasce e mille altri fattori, rappresentano per ciascuno di noi una dotazione che alla nascita ci viene offerta. L’interazione con l’ambiente permette a queste caratteristiche di assumere valore di risorse o di limiti.
Questo destino, come potremmo chiamarlo, può avere caratteristiche oggettivamente limitanti; pensate, per esempio, a una grave menomazione fisica, oppure può assumere valore negativo o positivo a seconda dello specifico modo con il quale ciascuno può interpretare la realtà. La realtà oggettiva, infatti, possiamo affermare che non esiste. Ognuno di noi ha un suo modo di costruirla e lo fa utilizzando i propri occhiali, attraverso i quali filtra l’immagine del mondo esterno che gli giunge. A seconda delle lenti usate per osservare la realtà, qualcuno si sentirà vittima e reagirà in modo passivo e rassegnato, mentre qualcun altro, in condizioni analoghe, si muoverà con determinazione e vivrà la vita pienamente, nonostante lo svantaggio iniziale.
Atteggiamenti diversi conducono a vite diverse. Questo significa che si può pensare, provare emozioni e agire in modo da risultare soddisfatti di se stessi, purché si rinunci a ricoprire il ruolo di vittima. I veleni si chiamano vittimismo, senso di colpa, rassegnazione, evitamento o speranza che qualcuno levi le castagne dal fuoco al nostro posto.
La realtà può solo essere accettata così come si presenta. Se ci opponiamo all’evidenza e se ci rifiutiamo di essere quello che siamo, non abbiamo alcuna possibilità di mettere in atto un processo di trasformazione. Le energie usate per resistere sono del tutto sprecate.
Arrendersi all’evidenza permette di investire ogni risorsa nell’espressione delle nostre qualità. Dobbiamo sostituire le critiche con la comprensione verso noi stessi.
Se vuoi scaricare il pdf gratuito in versione integrale clicca qui