L’amore deve inevitabilmente finire? Una domanda sull’amore che ci siamo prima o poi posti, è se esso debba inevitabilmente scemare, scadere come una qualsiasi merce acquistata al supermercato. La gioia, infatti, viene ricercata spesso nella novità, e l’inizio di una nuova relazione riserva certamente entusiasmo e vitalità.
La nostra società tende a ridurre il rischio di salire sull’altalena dell’innamoramento; inebriante e pericoloso al tempo stesso. In generale, la sicurezza e la stabilità vengono percepite come preferibili alle ondate emotive derivanti dalla passione. Questo atteggiamento conduce a ritrarsi di fronte a nuove possibili esperienze. Se, al contempo, si smette di investire nella relazione, noia e apatia possono affacciarsi nella coppia.
Le passioni portano lontano dai territori conosciuti, e questo genera timori, paure e ansia. L’amore fa volare alto, tre metri sopra il cielo (come scriveva Moccia), e credo si possa essere concordi nel ritenere che un’esistenza tesa a ricercare entusiasmo e gioia per la vita, sia ben spesa, seppur possa generare delle incertezze. In realtà, il timore di cambiare prende spesso il sopravvento e tiene inchiodati alle abitudini, non solo in amore. In condizioni di sicurezza, l’amore privo di alimenti può inaridirsi, diventare scontato e assopirsi fino a morire.
La sensazione, in questo periodo storico, è che molti si illudano che esista un amore che si auto riproduce, un sentimento che non ha necessità di venire alimentato per continuare a essere vivo. Tale credenza è magica, un po’ come dare per scontata la presenza di acqua calda nei rubinetti di casa. Il desiderio della persona che abbiamo al nostro fianco, deve essere nutrito, alimentato e fatto oggetto della volontà. Cambiare partner, se non si cambia atteggiamento, se non si comprende che amare significa rinnovare lo sguardo desiderante ogni giorno, uno sguardo rivolto alla persona che ci sta al fianco e che dichiariamo di amare, porterà a riprodurre le stesse dinamiche. Saltare da una persona all’altra per rimanere euforici, elettrizzati e pieni di passione, rincorrendo l’amore eterno e senza impegno, conduce inevitabilmente a delusioni. La delusione è implicita nella credenza che possa esistere un amore magico che riproduce automaticamente se stesso senza che vi sia l’intenzione e l’impegno nel mantenerlo vivo. L’amore non vive di rendita, perché da nessuna parte sta scritto che l’amore debba durare per sempre. Non esiste alcun garante dell’amore.
Ti amo significa Io amo tutto di te e rinnovo ogni giorno il mio sguardo verso ciò che sei, per scoprire nuovamente qualcosa di te. Ogni ambito della vita, peraltro, ha bisogno di questo atteggiamento curioso verso qualcosa che già si conosce, un modo di osservare che sia capace di riaccendere la felicità e la gratitudine per quello che è presente nella propria vita.
L’amore non deve inevitabilmente finire; finisce quando decidiamo di lasciarlo morire, smettendo di dargli ogni giorno il nutrimento di cui ha bisogno.