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Le dipendenze senza uso di sostanze, tra le quali l’ipersessualità, riguardano molti comportamenti che, in sè non hanno niente di dannoso o negativo, ma che diventano una compulsione, un bisogno così intenso e crescente da diventare un vero e proprio problema psichico. L’ipersessualità, o dipendenza da sesso (sex addiction in inglese), al pari della dipendenza da cibo, gioco d’azzardo, lavoro o acquisto compulsivo, è una e vera dipemdemza con tutte le sue caratteristiche, quali l’assuefazione, l’astinenza e il bisogno di aumentare i comportamenti compulsivi fino a giungere a compromettere la normale vita di chi ne soffre. Le aree del cervello coinvolte da questo disturbo sono le stesse delle dipendenze da sostanze come cocaina o alcool. Internet e i suoi infiniti contenuti sessuali non è esente da responsabilità anche se, come tutti gli strumenti, non può essere considerato negativo in se stesso, ma è l’uso che ne viene fatto da soggetti adolescenti che non ne intravedono pericoli, ma solo soddisfacimento facile dei propri bisogni. Le conseguenze sono importanti e possono riguardare la perdita del posto di lavoro, l’interruzione di una relazione, la contrazione di malatti4e sessualmente trasmissibili, ansia e altri sintomi psicologivi. Per completare, segnalo che quasi tutti gli ipersuali hanno avuto l’esordio del disturbo entro i 25 anni, con una maggioranza che si è resa conto del problema prima dei 18 anni di età.

L’ipersessualità è riconoscibile, da chi ne soffre, perché la vita psicologica e i comportamenti sono quasi completamente rivolti alla sessualità. Non dobbiamo però confondere la dipendenza dal sesso, con una attività sessuale molto intensa, che invece rientra tra i comportamenti non patologici. In questi casi, infatti, la persona controlla il proprio comportamento e non sente il bisogno compulsivo e pervasivo di pensare al sesso o attivarsi per realizzare incontri con fini sessuali. Chi soffre di ipersessualità non ha più la capacità di scegliere i propri pensieri, e i comportamenti si indirizzano in modo obbligato verso il sesso. La ricerca di partner sessuali avviene cercando di sedurre continuamente possibili partner, ma anche frequentando prostitute, transessuali, frequentando club privé e anche prostituendosi. Va ricordato che anche le donne possono soffrire di questo disturbo, anche se in misura minore. La dipendenza sessuale genera sofferenza psicologica intensa e, nonostante l’orgasmo produca piacere, chi ne soffre finisce per viverlo come una inutile tappa verso il prossimo rapporto sessuale. Anche la masturbazione può diventare compulsiva e raggiungere frequenze di 5 e più volte al giorno. Il mondo di queste persone tende a restringersi, possono perdere affetti importanti e persino il lavoro, perché orientano tutte le loro energie a soddisfare la loro compulsione.

Terapia di gruppo, terapia individuale e programmi specifici in cliniche specializzate sembrano offrire buoni risultati. Purtroppo, la sofferenza è associata anche ai piacevoli rinforzi dell’attività sessuale che all’inizio inducono queste persone a soddisfare i propri bisogni in modo crescente fino a venire travolti dal bisogno compulsivo. Alcuni pazienti scelgono la strada del soddisfacimento sostenibile dei propri impulsi facendo del turismo sessuale in paesi dove è facile soddisfare i propri bisogni con prostitute.

Come è possibile intuire, anche in questo caso il riconoscimento dei primi segnali di un bisogno sessuale che diventa obbligo, aiuterebbe a limitare l’instaurarsi di un meccanismo automatico prima che produca danni in altre sfere dell’esistenza.