Ansia e richieste del partner sono spesso collegate. In particolare, quando è già presente una quota di ansia in una persona, questa si amplifica di fronte alle richieste, alle critiche e all’insoddisfazione del compagno / compagna. Le richieste, in ambito sessuale, riguardano la frequenza dei rapporti e la loro qualità, ma anche una generale dimostrazione di interesse verso l’intimità che alcune persone faticano a esprimere.
Le pressioni espresse con gli atteggiamenti e i comportamenti del partner insoddisfatto, diventano spesso una fonte di ansia che mette in moto un circolo di azioni e reazioni che inceppa sempre più il normale fluire della relazione.
Sapere che ti aspetti da me una certa prestazione, fa si che io entri in allarme ogni qualvolta si creino le circostanze per una situazione intima.
Così, si può entrare in ansia perché sono tre settimane che non abbiamo rapporti sessuali, perché stasera i bambini dormiranno dai nonni, o perché mi abbracci e mi baci con particolare intensità e passione.
La mancanza di desiderio, in presenza di una condizione medica adeguata, può derivare da un sentimento di inadeguatezza quando si ritiene di dover rispondere a richieste verso le quali ci sentiamo incapaci di far fronte. In questi casi, “non ho voglia” significa mi sento inadeguato. Le critiche, dichiarate o sotto traccia, fanno paura perché scuotono la relazione stessa.
Quando si fa riferimento alle difficoltà di comunicazione della coppia, si devono includere quelle che riguardano la vita sessuale. La sessualità, infatti, è comunicazione, oltre che piacere. Avvicinarsi fisicamente diventa un incubo quando non ci sentiamo capiti e accettati e rispettati nel nostro modo di essere.
Una necessità indispensabile per vivere una buona relazione e una buona sessualità è quella di potersi esprimere per quello che siamo. Essere autentici è l’espressione che più si avvicina a questo concetto. Per essere autentici dovremmo conoscerci a fondo e frequentare contesti che consentono la piena espressione individuale. Difficile in una società che limita e tende a omologare, ma la ricerca e l’espressione della propria autenticità deve rimanere una tendenza, una volontà di andare in quella direzione.
Gestire la propria ansia da prestazione sessuale può voler dire conoscersi, accettarsi e mostrarsi per quello che si è, senza pudori o vergogna, non solo in ambito sessuale, ma più in generale nella relazione. Molti uomini si identificano con la propria capacità di soddisfare fisicamente la/il partner, dimenticando l’interezza del proprio essere. Conoscersi significa conoscere valore e limiti del proprio esistere, e permette una maggiore consapevolezza nell’interazione con il proprio partner. Conoscersi, accettarsi e rispettarsi consente di entrare in relazione avendo meno paura del giudizio cui potremmo andare incontro. Questa è condizione indispensabile per un approccio rilassato alle relazioni e ai rapporti sessuali, che mal sopportano gli stati di tensione.