È possibile sentirsi liberi all’interno di una relazione di coppia, senza mai rinunciare a parti di sé per stare con l’altro? Dobbiamo intenderci su cosa significhi essere liberi nella coppia, per poi poterci unire con reciproca soddisfazione. Se sentirsi liberi viene inteso come continuare a vivere la stessa vita che si conduceva prima del magico incontro, la risposta è no. La scintilla stessa fa cambiare le proprie abitudini e porta a cercare una frequentazione assidua, fare attività insieme e accettare compromessi che, in realtà, non vengono vissuti come tali, ma come scelte.
Si è liberi anche quando si sceglie di cambiare le proprie consuetudini, di esplorare nuovi territori attraverso nuovi stimoli. Marco si sente soffocare quando Anna gli dice che ha bisogno di lui, quando rinuncia a dare la propria opinione pur di non contraddirlo. Anna teme di perderlo perché Marco le appare come la salvezza da un senso di mancanza che la pervade. È il bisogno a renderla passiva e rinunciataria. Rinuncia a quello che è pur di sentirsi un po’ più sicura. Marco non vuole sentirsi responsabile della felicità di Anna. Vuole stare con lei ma non intende essere il custode della sua vita. Quando una persona è in quiete con se stessa, quando sa cosa riesce a dare significato alla sua esistenza, sa anche percepire se la persona che incontra può arricchire di ulteriore soddisfazione la sua vita. Non parte dal bisogno di colmare una lacuna, ma dalla consapevolezza del proprio valore e delle parti di sé cui non intende rinunciare, nemmeno per amore. La rinuncia a queste parti spegnerebbe la luce nei suoi occhi e la relazione verrebbe vista come una prigione che limita la sua libertà. Solo la fedeltà a se stessi, al proprio sentire più profondo, mantiene la persona in quello stato di benessere personale che si trasferisce nella coppia.
Liberi, quindi, vuol dire essere fedeli innanzitutto alla propria natura, ma non significa rinunciare o sacrificare volontariamente a parti di sé per stare vicini all’altro. Sacrificare o rinunciare rimandano al perdere qualcosa mentre liberi implica una scelta. Quando si sceglie, si ottiene qualcosa che ha valore ai nostri occhi, e quello che si lascia ha perso parte del suo interesse, non si sta consumando una rinuncia o un sacrificio e non verrà rimpianto.