Chi pensa che una vita di coppia felice emerga spontanea, come l’acqua che sgorga dalle visceri della terra, alimentando il lago di acqua sorgiva, vive una illusione che, prima o poi, finirà per dissolversi nel vento. L’amore nasce spontaneo, nel senso che non possiamo decidere di innamorarci. Ci si innamora, tuttalpiù possiamo insistere a frequentare una persona per conoscerla meglio e lasciare emergere il sentimento. Ma non sappiamo se emergerà il sentimento chiamato amore. Se, baciati dalla fortuna, capiterà di innamorarsi, e di innamorarsi in due allo stesso tempo, avremo la straordinaria opportunità di investire le nostre energie affettive in un progetto meraviglioso chiamato coppia.
Questo discorso vale per tutti i tipi di coppia e va aldilà del progetto famiglia con figli. Tornando all’immagine iniziale del lago di acqua sorgiva, per essere felici in coppia bisogna volerlo. Volere intensamente far parte di una coppia, nel bene e nel male. Stimare, desiderare l’altra persona e divertirsi con lei non basta; è necessario essere determinati a risolvere tutto quello che si presenterà ogni giorno. La formula che viene fatta leggere agli sposi contiene questi principi ma andrebbe letta lentamente, soppesando il significato delle parole. Per chi si sposa in chiesa, i corsi prematrimoniali dovrebbero servire a produrre la consapevolezza dell’impegno necessario ma i risultati non sembrano soddisfacenti, visto il numero di divorzi. Per chi convive o si sposa in comune, la consapevolezza deve nascere dentro di sé e arricchirsi dello scambio quotidiano con l’altro.
Quanto sopra, sembrerebbe togliere poesia all’amore ma non è così. Infatti, proprio l’impegno, la determinazione e l’auto disciplina messi in campo ogni giorno nelle attività umane, rendono possibile il successo, la soddisfazione, il miglioramento dell’autostima e la forza di andare avanti. Il successo derivante dal proprio impegno moltiplica le energie. Come è necessario impegnarsi per far andare bene il proprio lavoro o la propria attività, come è necessario continuare ad allenarsi per ottenere buoni risultati nel tempo, così l’amore deve essere coltivato e alimentato. Romeo e Giulietta ci dicono del corteggiamento e della passione ma non mostrano la quotidianità della vita di coppia.
Può apparire una visione meccanicistica dell’amore e io stesso, talvolta, ho sperato che potesse essere per sempre e senza doversi impegnare. La mediazione tra due posizioni è indispensabile anche quando ci si vuole bene. Ogni partner rimane un individuo e, come tale, possiede meccanismi di protezione che si attivano in caso di pericolo. Talvolta, il pericolo viene individuato nell’altro da sé, e il volersi bene non è di per sé una garanzia contro rabbia, disconnessione, egoismo e salvaguardia individuale. Quando vengono meno alcune condizioni di base all’interno della coppia, ogni partner torna a essere singolo e cerca strategie di sopravvivenza fuori dalla coppia. In questo momento occorre ricordare a se stessi l’impegno assunto, e necessario a superare le difficoltà. Bisognerebbe ricordarsi che in due le probabilità di successo, almeno in teoria, aumentano. L’importante è remare nella stessa direzione.