Nella sua teoria dell’attaccamento, John Bowlby, descrive l’esito di stili relazionali che hanno avuto origine nella prima infanzia. Il modello teorico dell’autore è uno strumento idoneo per la comprensione e la pratica clinica individuale, ma offre anche un eccellente osservatorio per leggere i legami di coppia. Lo stesso Bowlby, infatti, riferendosi alla coppia, la descrive come un nuovo ambiente di accudimento che può condurre alla modificazione degli iniziali modelli operativi interni sviluppati nell’infanzia. Nella coppia, lo stile di attaccamento individuale può trovare conferma o essere modificato, nell’interazione col partner, a seconda delle diverse configurazioni possibili (fai il test).
La qualità dell’attaccamento nella coppia è verosimilmente influenzato dai modelli di rappresentazione dell’attaccamento di ciascun partner. Ipotizziamo che stati sicuri della mente nell’infanzia, siano collegati a capacità di reciprocità nella relazione di coppia, mentre stati insicuri della mente nell’infanzia siano collegati a posizioni fisse e rigide. Lo stile di attaccamento dell’adulto, come viene classificato dalla Adult Attachment Interview (strumento di indagine clinica sul soggetto adulto), descrive quattro stati della mente dell’adulto:
- sicuro
- distanziante (evitante*)
- preoccupato (ambivalente – ansioso resistente*)
- disorganizzato
* alla Strange Situation
Le diverse configurazioni possibili ci permettono di classificare lo stile di una coppia. La coppia (1) con stile di attaccamento sicuro è caratterizzata dalla capacità dei partner di spostarsi liberamente dalla posizione di dipendenza a quella di essere oggetto di dipendenza da parte dell’altro. I partner sanno esprimere in modo simmetrico il loro bisogno di contatto. Non hanno timore di chiedere conforto e sostegno e sanno offrirlo quando richiesto. La coppia (2) con stile di attaccamento distanziante/svalutante, formata da due partner distanzianti, è il risultato delle storie di attaccamento infantile in cui sono stati rifiutati i bisogni di dipendenza.
Prevale l’indipendenza come risultato della negazione del proprio bisogno di dipendenza nell’infanzia. I due partner non hanno, in apparenza, bisogno dell’altro e le manifestazioni di dipendenza non sono contemplate da entrambi. La coppia (3) con stile di attaccamento preoccupato è composta da partner con storie di attaccamento infantile caratterizzate da ambivalenza e inversione dei ruoli. I partner non si sentono mai pienamente soddisfatti; prevale, infatti, la convinzione reciproca che l’altro non potrà soddisfare il proprio bisogno di essere confortato. Quando la coppia (4) è composta da un partner distanziante e da uno preoccupato, tende a prevalere il conflitto. Il bisogno di conforto continuo della persona preoccupata non trova risposta adeguata nel partner che, a sua volta, si sente invaso dalle richieste di ascolto, dialogo, intimità, conforto e condivisione.
La coppia, però, è un crogiolo di esperienze che permetto spesso agli individui di superare le esperienze infantili, sovrapponendovi quanto viene elaborato nella vita a due. L’esito non è necessariamente positivo, ma può in molti casi diventarlo, approfittando della grande forza esercitata dall’amore. Per una persona preoccupata, ad esempio, l’esperienza al fianco di un partner sicuro potrebbe insegnare che in una relazione ci si può attendere conforto nei momenti critici della vita, diminuendo il senso di insicurezza appreso in famiglia. Anche il soggetto distanziante, nella relazione con un partner sicuro, potrebbe progressivamente aprirsi all’intimità, apprendendo che la vicinanza emotiva non rappresenta per lui un pericolo ma, al contrario, offre ricchezza di esperienze. La buona notizia sta nel fatto che i modelli operativi interni appresi precocemente possono essere sostituiti da stati della mente sicuri, grazie a esperienze di attaccamento con soggetti in grado di far vivere esperienze prive di pericolo.