Il termine impotenza viene utilizzato nel linguaggio comune al posto di disfunzione erettiva, e assume spesso un tono dispregiativo. Si distingue la forma primaria da quella secondaria. L’impotenza primaria è una forma grave e cronica del disturbo e riguarda uomini che non hanno mai goduto di un buon funzionamento. Questa forma di impotenza è molto meno diffusa di quella secondaria, che è uno dei disturbi più comuni nei maschi.Si parla di disturbo erettivo secondario quando il soggetto aveva iniziato la sua attività sessuale senza avere difficoltà, per sviluppare successivamente problemi sessuali. È bene precisare. peraltro. che episodi occasionali di impotenza sono presenti in almeno il 50% della popolazione maschile, ma vengono visti come comportamenti sessuali normali. Le difficoltà erettive non hanno età, non escludono alcuna razza e non vengono influenzati da fattori socioeconomici. L’impotenza può avere origine da fattori fisici o psicologici. Quando è dovuta a fattori derivanti dal funzionamento psichico, può riguardare una perdita generale della libido ma, in generale, ci riferiamo alla difficoltà specifica di ottenere una erezione. Il meccanismo vascolare riflesso non riesce a pompare nei corpi cavernosi del pene abbastanza sangue da renderlo turgido ed eretto (Kaplan H. S. 1976, Bompiani). La funzione erettiva viene inibita dall’ansia che può essere provocata da cornici sessuali assai diverse, da individuo a indivduo. Per alcuni soggetti il problema si presenta durante i preliminari mentre altri, dopo aver raggiunto l’erezione, la perdono immediatamente prima della penetrazione, durante l’introduzione del pene o durante il coito. In altri casi è il rapporto sessuale completo a inibire l’erezione, ma con il rapporto orale o la manipolazione il pene risulta eretto. Per alcuni uomini è possibile mantenere una buona erezione se hanno la certezza di non dover giungere alla penetrazione, ma risultano impotenti in situazioni nelle quali vi è l’attesa della/del partner di un rapporto completo considerato inevitabile. Un uomo può avere l’erezione mentre è vestito ma perderla al momento di mostrarsi nudo. In alcuni uomini viene inibta l’erezione quando hanno un rapporto sessuale con una donna in posizione dominante, mentre altri risultano impotenti quando la donna non prende iniziative. La mancanza di erezione può essere parziale o totale, in qualsiasi situazione e con qualsiasi partner, o in specifiche circostanze. La masturbazione in privato è in grado, sia per soggetti affetti da impotenza primaria che secondaria, di produrre l’erezione. La durata del sintomo sembra essere in relazione alla possibilità di risoluzione del problema, che rimane in ogni caso più probabile nel caso dell’impotenza secondaria. L’impotenza è in grado di minare gravemente l’autostima di un uomo e condulro a sviluppare una depressione secondaria, qualsiasi sia la cultura o il livello socioeconomico. Come è facile intuire, anche i conflitti all’interno della coppia possono essere in relazione con la disfunzione erettiva e fonte di frustrazione per entrambi.
Le cause fisiche che possono produrre impotenza sono molteplici e in terapia vengono indagate prima di poter concludere che si tratti di impotenza situazionale. Esami clinici e visite specialistiche servono ad escludere fattori di questa natura. Le cause psicologiche dell’impotenza possono avere origini intrapsichiche o generarsi nella relazione diadica. L’ansia da prestazione che inibisce l’erezione, si genera spesso nella coppia e suggerisce la presenza di entrambi i partner nello studio dello psicoterapeuta. Ancje quando il disturbo ha origini intrapsichiche profonde e antiche, la presenza di entrambi favorisce la costruzione di un clima relazionale che riduca la paura dell’umiliazione e dalla frustrazione che derivano dall’impotenza. Il sesso ha bisogno di un clima libero e di spontaneità, in caso contrario l’obbligo di essere capaci di soddisfare la/il partner produce uno stato di tensione che si oppone all’erezione. La prestazione sessuale maschile è inoltre soggetta a fattori culturali che chiedono all’uomo di adeguarsi a modelli prestazionali che, talvolta, producono stati di ansia e di senso di inadeguatezza. L’eccitamento sessuale sia maschile che femminile è una reazione spontanea e naturale al desiderio e alla stimolazione efficace; non può essere comandata o pretesa (Kaplan H. S. 1976, Bompiani). Inoltre l’incapacità ad abbandonarsi al piacere sessuale risulta essere presente in quasi tutti i pazienti e si manifesta con l’autosservazione e il monitoraggio del pene, sia esteriormente che con l’ascolto degli stati interni. La terapia sessuale mira a rinuovere i fattori causali dell’impotenza, da quelli culturali a quelli relazionali, da quelli intrapsichici a quelli situazionali ma, sin da subito, associa strategie che mirano alla riduzione del disagio, in quanto ogni episodio negativo alimenta l’ansia per la volta successiva e può condurre al ritiro dai rapporti sessuali, considerati umilianti.