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In cosa consiste

La dipendenza da materiale pornografico  è un disturbo da comportamento sessuale compulsivo. L’era digitale ha portato con sé una proliferazione di stimoli visivi e sessuali espliciti accessibili con un semplice clic. La pornografia in sé non è un fenomeno nuovo, mentre la sua accessibilità è senza precedenti e ha fatto emergere un problema tuttora in crescita, ovvero, l’abuso e, talvolta, la dipendenza da pornografia. Questo fenomeno consiste in un comportamento disfunzionale in cui la persona consuma compulsivamente materiale pornografico. La compulsione non consente una scelta libera e consapevole, ma un richiamo così forte da spingere l’individuo a consumare materiale pornografico per eccitarsi e masturbarsi, producendo problemi pratici nella vita. Il problema non risiede nell’uso di materiale pornografico o nella masturbazione, ma nella loro frequenza e urgenza percepite soggettivamente come eccessive. La persona dipendente sente l’eccessiva e incontrollabile spinta a masturbarsi usando materiale pornografico, ne percepisce le conseguenze negative, ma non riesce a controllarsi.

Il cervello umano è progettato per ricompensare i comportamenti che producono piacere, come l’assunzione di zuccheri, il gioco d’azzardo o il sesso. La pornografia, con la sua capacità di eccitare intensamente e di facilitare il raggiungimento del piacere sessuale senza interfacciarsi con altre persone, è disponibile quasi in ogni momento della giornata, divenendo spesso un pensiero intrusivo. La ricerca di materiale pornografico, oggi, non richiede alcuno sforzo. In solitudine, ogni momento è un buon momento anche a costo di trascurare attività importanti per se stessi. Quest’ultimo è probabilmente il criterio che meglio fa comprendere la disfunzionalità di questa come di altre dipendenze.

Diffusione

“In letteratura gli studi scientifici relativi alla diffusione della Dipendenza da Pornografia sono abbastanza limitati. In ogni caso è possibile affermare

  • come: vi sia una prevalenza del disturbo in maschi giovani adulti rispetto alle femmine;
  • la percentuale di femmine, seppur inferiore a quella maschile, negli ultimi anni sia andata incontro a un progressivo aumento, soprattutto per quanto riguarda la fascia di età di donne comprese tra i 18 e i 26 anni.

Un altro studio (Rissel et al.; 2017) ha confermato i dati sopracitati: prendendo in considerazione un campione di 20 mila partecipanti, si è notato come il 4,4% degli uomini presentasse sintomi di “Dipendenza da Pornografia” a fronte dell’1,8% della popolazione femminile. Le stesse percentuali erano applicabili in maniera più generale a una “Dipendenza Sessuale” non necessariamente correlata alla pornografia.”

(fonte: Istituto Beck, www.istitutobeck.com)

Cosa comporta

In primo luogo, ogni dipendenza comporta la perdita di parte dell’autonomia di scelta, in favore di comportamenti semiautomatici e compulsivi. L’analisi razionale che tiene conto dei pro e dei conto delle proprie scelte, viene sostituita da impulsi emotivi che impediscono la corretta valutazione del rapporto costi / benefici. Col tempo, la persona prende coscienza di quanto la dipendenza abbia risvolti e conseguenze assai dannose.

In particolare, le conseguenze della dipendenza da materiale pornografico può comportare la riduzione delle interazioni sociali reali e l’aspettativa che la sessualità assomigli a quella vista nei video. La persona che abusa di materiale pornografico spende molto tempo nella ricerca e nel consumo di scene pornografiche che soddisfino i suoi gusti. Il tempo viene sottratto alle consuete attività della vita quotidiana e questo ha già importanti conseguenze sulla qualità complessiva della vita.

La pornografia è realizzata per eccitare chi ne fruisce e non ha come priorità quella di rappresentare le interazioni reali. Donne e uomini sono mostrati in una veste molto desiderabile, eccitante e performante. Gli attori sono prestanti e con tratti maschili molto marcasti, le attrici disponibili, belle, curate e sexy. Le prestazioni maschili sono sempre ottimali e le donne sempre al top. La vita di tutti i giorni ha invece caratteristiche molto altalenanti e imprevedibili. Sono mostrate scene difficilmente riscontrabili eppure, per molti, possono diventare lo standard ricercato nella propria quotidianità.ma. Inoltre la pornografia, sempre a causa della sua facilità di accesso, si confà a essere consumata per vincere la noia o sedare l’ansia. Quindi, non è sempre il desiderio sessuale a ricercare immagini pornografiche, ma emozioni che potrebbero essere vissute e gestite diversamente.

Col passare del tempo e il ripetersi degli episodi in cui ansia e noia vengono affrontate fruendo di materiale pornografico, questa modalità di attenuare le emozioni sgradite diventa stabile. Il circolo vizioso si instaura proprio perché il risultato di breve periodo è positivo e si rinforza episodio dopo episodio.

Quali pensieri e quali emozioni

  • L’uso della pornografia è innocuo.
  • Se voglio posso farne a meno.
  • Se fossi come gli attori di questi film sarei più felice.
  • Quello che vedo è quello che voglio nella mia vita di coppia.

Cosa si può fare

Innanzitutto, serve divenire consapevoli che si tratta di abuso o dipendenza, e che non si è più liberi di scegliere. Ciò implica il riconoscimento delle situazioni scatenanti, dei pensieri automatici associati e delle emozioni che precedono il consumo di pornografia. L’auto-osservazione è un passo cruciale per identificare i pattern disfunzionali.

Una volta che le credenze distorte e i pensieri automatici sono stati individuati, occorre mettere in discussione le credenze irrazionali riguardanti la pornografia in favore di pensieri realistici riguardo alla sessualità e alle relazioni interpersonali.

Inoltre, è importante imparare a gestire lo stress, identificare attività alternative per soddisfare i bisogni emotivi e sviluppare strategie di gestione del tempo.

Spesso, l’abuso di pornografia è associato a scarse relazioni significative o a difficoltà nell’instaurarle. Occorre quindi lavorare sul miglioramento delle proprie relazioni interpersonali. La pigrizia può diventare un ulteriore ostacolo perché le relazioni vanno coltivate e hanno bisogno di tempo. Questo può dunque contribuire a ridurre l’uso eccessivo di pornografia, poiché il bisogno di intimità e connessione può essere soddisfatto in modi più funzionale.

Diventare consapevole dei propri pensieri, emozioni e comportamenti è, come detto, il primo passo per il cambiamento. La consapevolezza consente di identificare i momenti in cui si è a rischio di fruire di materiale pornografico, al fine di sviluppare strategie efficaci per evitare la il suo utilizzo. La consapevolezza di cosa stiamo pensando e provando a livello emotivo, permette di rallentare la decisione e orientarla in modo differente. Costerà certamente fatica, perché l’abitudine spingerebbe a dare sempre la stessa risposta quando si vive un certo stato d’animo. Come a un bivio stradale, occorre rallentare per decidere consapevolmente che direzione seguire.

La mindfulness è una tecnica che può essere particolarmente utile in questo contesto. Insegna a essere presente nel momento presente, ad accettare le proprie emozioni senza giudizio e a prendere decisioni consapevoli. La mindfulness può aiutare a interrompere il ciclo automatico di desiderio e gratificazione associato all’abuso e alla dipendenza da pornografia.

Per ulteriori approfondimenti

Dipendenza da Pornografia