Mantenere viva la sessualità dopo la nascita di un figlio è uno dei temi che molte coppie si trovano ad affrontare e che può generare sentimenti negativi che si ripercuotono su tutta la relazione. In occasione della nascita di un figlio, infatti, tutte le energie sembrano venire assorbite dai compiti di cura e dal cambio di ritmo cui la coppia viene sottoposta. Le attenzioni, il tempo dedicato dai partner alla loro relazione e all’intimità, i discorsi, i piccoli gesti, le uscite serali e molto di quello che aveva caratterizzato il rapporto fino a quel momento, in alcuni casi, viene meno in modo così evidente da generare malcontento in uno dei due partner. In particolare, ho sentito spesso lamentele maschili in questo senso ma non escluderei che la nascita di un figlio possa produrre anche malcontento femminile.
Quando nasce un bambino non muore la coppia. Quando prende vita una famiglia, la coppia rimane come nucleo da cui tutto ha avuto inizio. Le responsabilità verso una nuova persona possono togliere energie e risorse, tuttavia, è condizione necessaria per il benessere della prole che la coppia originaria continui a trarre piacere dalla propria stessa esistenza e non solo dalla gioia che un figlio porta nella casa.
La dedizione ai bisogni di un bambino non sono in alternativa alla necessità che i due partner continuino a riconoscersi. Al contrario, più la coppia continua a darsi attenzioni, più le energie disponibili per il nuovo arrivato si rendono disponibili.
Dedicarsi in modo pieno ai figli, significa dare massima attenzione ai loro bisogni, fisici ed emotivi e, per fare questo, la coppia deve rimanere armonica e cooperativa, stanca fisicamente ma felice nell’animo.
La vita sessuale della coppia viene modificata sin dalla gravidanza in modi che variano sensibilmente. Le condizioni fisiche ed emotive della donna, in questa fase, sono i fattori che determinano il permanere e la qualità della vita sessuale. Per l’uomo, accettare riduzioni o l’assenza di rapporti sessuali in questo periodo è comprensibile, accettabile e, talvolta, essi stessi faticano a sentirsi attratti da compagna incinta. Può capitare che siano le donne a lamentarsi delle scarse attenzioni che vengono loro dedicate in questo periodo. La relazione però, prosegue serena grazie al progetto famiglia che si sta per concretizzare. Le esigenze della donna che porta in grembo la prole, la sua salute e la salvaguardia del feto sono al centro, e non generano solitamente malumori se il sesso viene lasciato in secondo piano.
Anche il periodo che segue la nascita, con il suo carico di entusiasmo e di di ansie che si alternano, non produce malumori se la coppia si perde di vista per spostare tutte le attenzioni sulla nuova presenza.
Col passare del tempo, la presenza di un figlio può assumere valenza e priorità differenti nei due partner. Quando, con lo stabilizzarsi della vita a tre, emerge in uno dei genitori la necessità di ritrovare una vita di coppia, l’altro non sempre si trova a vivere le stesse necessità. Al contrario, i bisogni del bambino, la fatica fisica e psicologica, e una visione della famiglia che mette in secondo piano la coppia, portano a sottovalutare e trascurare il punto di partenza del progetto, ovvero noi due.
In questi casi non è solo il sesso a pagare il conto, ma tutti quei momenti a due che avevano caratterizzato la prima parte della relazione: le passeggiate mano nella mano, le cenette, il cinema, gli amici senza figli e la sessualità. Il solco tra prima e dopo i figli può generare sentimenti negativi che vengono compensati dalla presenza della prole. Figli e coppia non sono in alternativa, e possono trovare entrambi spazio, seppur in modo diverso da prima. Talvolta, la fatica stessa impone dei limiti, in altri casi qualcuno sembra dimenticare che tutto è nato dall’incontro di due persone che giocavano, si divertivano e facevano l’amore, e che grazie a tutto ciò è stata possibile la creazione di una famiglia.
Come mantenere viva la sessualità dopo la nascita di un figlio?
- Chi vive la mancanza deve affrontare la questione con dolcezza e chiarezza allo stesso tempo. Tacere, covare risentimento o arrabbiarsi non aiuta.
- Collaborare alla vita domestica per suddividere le fatiche e ridurre la sensazione di venire sopraffatti dalle cose pratiche:
- Farsi aiutare da nonni e baby sitter per ritagliare del tempo da dedicare alla coppia.
- Utilizzare questo tempo per fare quello che vi aveva resi felici prima della nascita dei figli.
- Imporsi questi spazi a due, tenendo ben presente la loro importanza per dare energie rinnovate alla cura dei figli.
- Sesso e piacere in generale saranno una conseguenza di questa consapevolezza e di questi comportamenti.
Quanto detto sopra permette alla coppia di continuare a essere un luogo sicuro e gratificante, e in questo modo previene il crescere di condizioni di sofferenza che possono sfociare nei litigi, nei tradimenti e di conseguenza generare sofferenze atroci nei figli, gli stessi figli per i quali era stata messa in secondo piano la coppia.