Le coppie eterosessuali hanno funzionato, sino a pochi decenni fa, rispettando, in modo piuttosto rigido, schemi relazionali stereotipati e divisione dei compiti predefinita che attribuivano a ciascuno un ruolo all’interno della famiglia ben definito. Tutti viviamo le nuove forme sociali in cui le donne partecipano attivamente alla vita produttiva fuori dalle mura domestiche. Non tutti però, sia uomini che donne, accettano, condividono e modificano il proprio comportamento tenendo conto di ciò che le trasformazioni sociali consentono e chiedono. Infatti, rimane molto radicata la vecchia idea di relazione tra uomo e donna, ancorata a stereotipi che inchiodano le persone a ruoli e comportamenti in base al loro genere.
Tutto funziona molto bene nelle coppie in cui membri hanno sposato pienamente le ragioni della parità tra i sessi. Collaborazione, complicità libera, cooperazione paritetica e promozione della piena realizzazione di entrambi sono elementi condivisi e vedono la messa in atto di comportamenti coerenti con questa visione sia dalla donna che dall’uomo.
Le cose possono funzionare anche quando entrambi i partner rimangono fedeli ai modelli comportamentali stereotipati del passato. L’uomo esce per lavorare fuori casa e procurare le risorse economiche, mentre la donna si occupa della casa e della cura dei figli. Questo modello, pur continuando a funzionare, viene in ogni caso sottoposto al costante confronto con nuove modalità relazionali, che possono produrre dubbi e riflessioni ogni qualvolta si osservano i rapporti e le dinamiche di altre coppie.
I rapporti entrano in crisi quando la donna si ispira a principi di equità e desidera che i comportamenti rispecchino l’idea di relazione di coppia in cui gli stereotipi del passato vengano eliminati. Constato, nel mio lavoro con le coppie, la difficoltà che molti uomini hanno nel comprendere e accettare in modo autentico una configurazione diversa da quella che gli stereotipi descrivono. Il desiderio di affermarsi in una professione, o semplicemente avere tempo per se stesse, non viene sempre compreso dagli uomini. Talvolta, ho la sensazione che negli uomini monti la rabbia per i cambiamenti rivendicati dalle donne, che tolgono ai maschi potere nella relazione e impongono loro nuovi doveri.
La consapevolezza femminile di essere portatrici del diritto a rapporti paritetici senza dover chiedere, produce scontento e logora l’amore per gli uomini che non vogliono capire le loro istanze. Risulta difficile infatti sentirsi amate solo ed esclusivamente se rimangono nel loro cantuccio, quello che da millenni era stato loro riservato dagli uomini.