Egoismo, nei rapporti sessuali, … può apparire come un concetto inappropriato, data la natura interpersonale e di ricerca condivisa del piacere tipica del sesso. In realtà, il piacere viene ricercato e sperimentato con, e attraverso l’altro, ma è un’esperienza intima individuale che può essere raggiunta solo con l’abbandono alle proprie sensazioni, distaccandosi dal mondo e concentrandosi su se stessi. Niente a che fare con l’egoismo in senso stretto che ricerca il proprio benessere a sfavore di quello altrui.
Occuparsi in modo eccessivo, o esclusivo di procurare piacere al partner, significa dimenticare che il piacere erotico è un’esperienza soggettiva non comparabile a quella di altre persone e arricchita da significati personali unici. Egoismo nei rapporti sessuali significa aver chiaro che ciascuno ha il diritto di provare piacere sessuale e raggiungere l’orgasmo. Non si tratta, dunque, di un atteggiamento che esclude il piacere del partner sessuale, ma prende atto della necessità di mantenere il proprio piacere tra gli obiettivi prioritari. La rinuncia costante al proprio godimento, per qualsiasi ragione essa avvenga, rappresenta la rinuncia a un diritto inalienabile sancito nel documento “La salute sessuale per il terzo millennio” redatto dalla World Association for Sexual Health (WAS 2008).
Se ammettiamo il diritto al benessere sessuale, il comportamento si orienterà spontaneamente verso la ricerca di piacere. È fondamentale chiedere al partner, se disattento o insensibile verso i nostri bisogni, che ponga attenzione a noi, nel modo in cui a noi piace,. Anche nei giochi di sottomissione e dominazione (BDSM) ciò che potrebbe apparire antitetico al piacere, è in realtà una modalità ricercata consapevolmente da quelle persone per provare piacere. Per la psichiatria si tratta di deviazioni patologiche dalla norma, o parafilie, ma quelle pratiche vengono agite da persone adulte, consenzienti e in un contesto di regole condivise che mirano a preservare il benessere psicofisico dei partecipanti. In quest’ottica, esistono confini precisi che non possono, e non devono mai essere valicati.
- i rapporti sessuali possono avvenire solo tra persone consenzienti che lo desiderano nello stesso momento
- le pratiche sessuali non possono coinvolgere mai minori, anche quando questi si dichiarano disponibili (nel caso di sesso tra minori, le regole sono quelle valide per gli adulti)
- deve essere rispettato sempre il diritto di ciascuno di ritirare la propria disponibilità, anche in un secondo momento
- non può essere usata la propria autorità o posizione per indurre altri ad avere rapporti sessuali
- non è possibile coinvolgere, anche solo nel significato di far assistere o osservare di nascosto, persone inconsapevoli nelle proprie pratiche sessuali
Rimanendo all’interno dei confini sopra esposti, un rapporto sessuale è un atto di egoismo nel senso che l’individuo si mette al centro per ricercare piacere, anche quando questa ricerca viene agita insieme ad altre persone. Questo concetto risulta più semplice se lo immaginiamo riferito a un rapporto occasionale privo di coinvolgimento. Personalmente ritengo che anche nei rapporti sessuali tra persone che si amano, l’atto erotico attiva motivazioni antiche, legate alla sopravvivenza della specie, che spingono l’organismo verso propri obiettivi finalizzati, in ultima analisi, a lasciare traccia di sé dopo la morte.