La solitudine tra noi è il titolo della canzone che lanciò Laura Pausini e rappresenta bene la situazione nella quale vengono a trovarsi molte coppie. Insieme formalmente e agli occhi del mondo, ma soli e talvolta disperati nella propria interiorità.
Le cause possono essere infinite; incomprensioni, incapacità di comunicare, noia, assenza di desiderio e interesse verso l’altro,, giustificate dagli eventi o solo dal passare del tempo, ma il risultato non cambia. I partner di queste coppie hanno tutti gli oneri della coppia e tutti gli svantaggi dell’essere single.
La gioia, la curiosità e l’entusiasmo sono lontani ricordi sbiaditi. Troppo spesso queste coppie lasciano che il tempo passi attendendo il cambiamento del partner, ma finiscono per scivolare inesorabilmente nell’oblio dell’amore e nella solitudine più lacerante. Un silenzio assordante si affaccia sempre più spesso nella relazione, fino a diventare la norma relazionale. Nulla viene condiviso e concordato, e ci si rivolge al partner per recriminare una vita che crediamo ci sia stata sottratta.
Quando si arriva a questo punto, la psicoterapia di coppia e la consulenza di coppia rappresentano un estremo tentativo dai presupposti davvero difficili perché il dolore si è sedimentato, strato su strato fino a diventare un blocco granitico. Il ricorso all’aiuto di un professionista dovrebbe avvenire precocemente, ma la nostra cultura suggerisce di lavare in casa i panni sporchi. Inoltre è diventato la norma il ricorso alla separazione anche se le conseguenze psicologiche sono drammatiche, soprattutto per gli eventuali figli.
Ricorrere a un aiuto esterno implica il desiderio di trovare una soluzione ma questo accade tardi, quando le acredini sono diventate astio dichiarato, disistima, disinteresse e voglia di scappare. Oggi è davvero più semplice cambiare partner che cambiare atteggiamenti e comportamenti propri. Lungi dal giudizio morale, constato la sofferenza generata da entrambe le soluzioni.