In cosa consiste l’autostima? Il titolo di questo articolo è la risposta.
Quando si dice che una persona ha scarsa autostima, stiamo dicendo che questa persona non si fida di cosa pensa e in particolare del percorso, nel processo di pensiero che segue. Sarà giusto il mio ragionamento?
Dentro di noi si attiva troppo spesso una sorta di boicottatore, di criticone di professione il cui obiettivo è sempre rivolto verso l’interno. Mettere in discussione i propri processi di pensiero è utile e fa crescere, ma l’obiettivo non deve essere distruggere ma migliorare. La critica derivante da una autostima precaria è a priori, non guarda o non sa gurdare obiettivamente i contenuti. Riconoscere il momento in cui sta avvenendo tutto ciò, aiuta a prendere le distanze, a riconoscere che sta agendo il boicottatore automatico. A questo punto bisogna cambiare rotta; possiamo migliorare il processo o stiamo solo criticando? Se riconosciamo che la storia si ripete abbiamo la possibilità di prendere in mano la nostra esistenza. Possiamo almeno immaginare che le cose possano cambiare e, per alcuni aspetti, le cose dipendono solo da noi.